Home Page | Editoriale | Risposta all'ennesima lettera dell'on Carlo Casini
12 Settembre 2012
Al MpV e ai CAV del Piemonte e Valle d’Aosta
Caro Casini,
ricevo la tua, anzi le tue, del 19/8 una delle quali una indirizzata anche ai CAV del Piemonte, l’altra solo a me personalmente, e francamente vengo colta da una certa stanchezza: da più di due anni, e precisamente dal 20 marzo 2010, giorno del consiglio direttivo nazionale del MPVI, sono presa di mira dalle tue accuse, subissata da comunicazioni circa presunti misfatti da me compiuti.
Identica stanchezza manifestano anche i CAV e i MPV del Piemonte che non hanno obbedito al diktat di aderire alla federazione piemontese alternativa che tu hai voluto fondare nel giugno 2011, con l’intento di porre fine a Federvita Piemonte, guidata da un direttivo che non ti piaceva e che non eri riuscito a delegittimare in altra maniera.
Ispezioni, espulsioni, esclusioni dall’elenco nazionale, continue e pressanti richieste di aderire alla tua Federazione, pena ulteriori espulsioni, sono francamente troppo per associazioni che si sono sempre distinte e continuano a distinguersi per la passione e l’entusiasmo con cui promuovono la tutela della vita e salvano bambini dall’aborto.
Non ribatterò le accuse che mi rivolgi di nuovo nelle lettere in questione.
Ritorno solo su pochi punti.
1) Come ho già avuto occasione di spiegarti dettagliatamente, non è una delibera del Consiglio direttivo del MPVI che può privarmi di cariche liberamente conferitemi da associazioni iscritte nei registri del volontariato presso gli Enti territoriali, secondo il dettato della legge 266/91 e perciò autonome e governate da democraticità. Sono e rimango presidente di Federvita
Piemonte e del MPV della mia città. Cariche entrambe riconfermatemi nel corso delle assemblee elettive che si sono tenute quest’anno.
2) Durante l’assemblea di Federvita Piemonte è stato stilato il documento “Per fare chiarezza” inviato, oltre a te, al Direttivo nazionale, ai MPV e CAV locali e a numerosi Cardinali e Vescovi, nei quale si ricapitola la vicenda subita da Federvita Piemonte. Il racconto è ampio, dettagliato, circostanziato e documentato. Chi avesse voluto, poteva contestare sulla base della documentazione lì richiamata.
Nulla è stato fatto.
Continuo invece a ricevere accuse generiche, fumose e ingiuste.
3) E tanto per finire, vengo anche accusata di aver respinto la tua proposta di costituire un Comitato unitario permanente in vista delle celebrazioni del maggio 2013. Anche in questo caso accuse fantasiose. Non hai evidentemente letto con attenzione quanto ho scritto nel pezzo intitolato “Comitato permanente unitario” che travisi: non rifiuto del tuo progetto di comunicato unitario vi esprimo, ma stupore e perplessità per il tuo anelito di unità, che mal si accorda con il gioco a dividere ed escludere messo in atto in Piemonte tra le associazioni locali, in seno a Federvita Piemonte e contro il Comitato Verità e Vita. Ma davvero l’unità ti sta tanto a cuore?
Non mi è chiaro poi perché proprio a me tu rivolga l’invito a incontrarci “ per rendere ampio e coinvolgente questo comitato”.
Il Comitato è da tempo costituito, l’annuncio della data della prossima marcia per la vita, il 12 maggio 2013, è già stato dato da uno degli organizzatori dal podio davanti a Castel Sant’Angelo, a conclusione della Marcia di quest’anno. Se vorrai anche tu essere della partita, non ti resta che chiederlo. Che problema c’è?
Cordialmente
Marisa Orecchia
Risposta all'ennesima lettera dell'on Carlo Casini
Continuano le esclusioni, le espulsioni, le pressanti richieste..... troppo per associazioni che continuano a distinguersi per promuovere la tutela della vita senza compromessi.
All’on. Carlo Casini e p. c.
Al MpV e ai CAV del Piemonte e Valle d’Aosta
Caro Casini,
ricevo la tua, anzi le tue, del 19/8 una delle quali una indirizzata anche ai CAV del Piemonte, l’altra solo a me personalmente, e francamente vengo colta da una certa stanchezza: da più di due anni, e precisamente dal 20 marzo 2010, giorno del consiglio direttivo nazionale del MPVI, sono presa di mira dalle tue accuse, subissata da comunicazioni circa presunti misfatti da me compiuti.
Identica stanchezza manifestano anche i CAV e i MPV del Piemonte che non hanno obbedito al diktat di aderire alla federazione piemontese alternativa che tu hai voluto fondare nel giugno 2011, con l’intento di porre fine a Federvita Piemonte, guidata da un direttivo che non ti piaceva e che non eri riuscito a delegittimare in altra maniera.
Ispezioni, espulsioni, esclusioni dall’elenco nazionale, continue e pressanti richieste di aderire alla tua Federazione, pena ulteriori espulsioni, sono francamente troppo per associazioni che si sono sempre distinte e continuano a distinguersi per la passione e l’entusiasmo con cui promuovono la tutela della vita e salvano bambini dall’aborto.
Non ribatterò le accuse che mi rivolgi di nuovo nelle lettere in questione.
Ritorno solo su pochi punti.
1) Come ho già avuto occasione di spiegarti dettagliatamente, non è una delibera del Consiglio direttivo del MPVI che può privarmi di cariche liberamente conferitemi da associazioni iscritte nei registri del volontariato presso gli Enti territoriali, secondo il dettato della legge 266/91 e perciò autonome e governate da democraticità. Sono e rimango presidente di Federvita
Piemonte e del MPV della mia città. Cariche entrambe riconfermatemi nel corso delle assemblee elettive che si sono tenute quest’anno.
2) Durante l’assemblea di Federvita Piemonte è stato stilato il documento “Per fare chiarezza” inviato, oltre a te, al Direttivo nazionale, ai MPV e CAV locali e a numerosi Cardinali e Vescovi, nei quale si ricapitola la vicenda subita da Federvita Piemonte. Il racconto è ampio, dettagliato, circostanziato e documentato. Chi avesse voluto, poteva contestare sulla base della documentazione lì richiamata.
Nulla è stato fatto.
Continuo invece a ricevere accuse generiche, fumose e ingiuste.
3) E tanto per finire, vengo anche accusata di aver respinto la tua proposta di costituire un Comitato unitario permanente in vista delle celebrazioni del maggio 2013. Anche in questo caso accuse fantasiose. Non hai evidentemente letto con attenzione quanto ho scritto nel pezzo intitolato “Comitato permanente unitario” che travisi: non rifiuto del tuo progetto di comunicato unitario vi esprimo, ma stupore e perplessità per il tuo anelito di unità, che mal si accorda con il gioco a dividere ed escludere messo in atto in Piemonte tra le associazioni locali, in seno a Federvita Piemonte e contro il Comitato Verità e Vita. Ma davvero l’unità ti sta tanto a cuore?
Non mi è chiaro poi perché proprio a me tu rivolga l’invito a incontrarci “ per rendere ampio e coinvolgente questo comitato”.
Il Comitato è da tempo costituito, l’annuncio della data della prossima marcia per la vita, il 12 maggio 2013, è già stato dato da uno degli organizzatori dal podio davanti a Castel Sant’Angelo, a conclusione della Marcia di quest’anno. Se vorrai anche tu essere della partita, non ti resta che chiederlo. Che problema c’è?
Cordialmente
Marisa Orecchia