è il Convegno scientifico aperto al pubblico che la Federazione Regionale Piemontese dei Movimenti per la Vita e Centri di Aiuto alla Vita organizza per Sabato25 ottobre (ore 9-19) e Domenica 26 ottobre (ore 9-13), al Centro Congressi Lingotto, Sala Berlino –via Nizza 280, Torino.
Ad introdurre i lavori saranno Giampiero Leo, Assessore Regionale alla Cultura e Maria Paola Tripoli, Ispettrice Scolastica del MIUR Ministero Istruzione e Presidente V.S.S.P.
“Quarto di una serie iniziata nel 2000, questo convegno vuole raccogliere il filo conduttore che attraversa i temi trattati in precedenza: Fecondazione extracorporea (2000), alternative ad essa (2001), contraccezione e aborto (2002). Un filo rosso sangue che rivela come aborto ed eutanasia siano manifestazioni di un’unica “cultura di morte”, del delirio di onnipotenza di un Homo sapiens che vuole avere potere assoluto sulla vita, perfino sul suo inizio e sua fine, illudendo addirittura le donne, che non possono avere figli, con la proposta della fecondazione extracorporea, attraverso la quale meno di una donna su cinque avrà il figlio, ma ciascuna di loro ne lascerà decine di morti nel laboratorio. La speranza dell’uomo viene dalla vita e non dalla morte”.
–dice Giuseppe Garrone, Presidente Regionale Movimenti per la Vita-
Temi scottanti e purtroppo sempre attuali su cui, attraverso un percorso filosofico, giuridico, antropologico, medico ed il confronto con la parola della Chiesa, il convegno vuole lanciare un messaggio di verità sulla vita dell’uomo.
A trattare questi temi saranno tra gli altri Mario Palmaro, Assistente di Filosofia del Diritto all’Università di Padova e docente alla Facoltà di Bioetica dell’Università Pontificia Regina Apostolorum, Corrado Manni, Professore Emerito di Anestesiologia e Rianimazione all’Università Cattolica di Roma e Inigo Ortega, Professore Incaricato di Teologia Morale all’Università Pontificia Santa Croce di Roma.
Per eutanasia si intende un’azione o una omissione che di natura sua, o nelle intenzioni, procura la morte allo scopo di eliminare il dolore. In altre parole, si tratta di una morte inflitta o attraverso un’azione diretta o attraverso l’omissione di un intervento dovuto e capace di sostenere la vita.
Il filo conduttore di questo convegno non è comunque solo un segno di morte, ma anche un’icona di speranza: non solo quindi “dall’aborto all’eutanasia”, ma anche “dal diritto di nascere al diritto di morire secondo natura”.
SABATO 25 OTTOBRE 2003
Inizio dei lavori: Giuseppe Garrone, Presidente Federazione Reg. Piemonte MPV e CAV
Saluti: Giampiero Leo, Assessore Regionale alla Cultura
Prima Sessione
Presiede: Lorenzo Cantoni, Docente Università Svizzera Italiana—Lugano
Relazione: “Contesto filosofico e culturale contemporaneo: aspetti problematici e speranze”, Michele Lenoci
Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano
Relazione: “Aspetti storico-giuridici dell’eutanasia”, Mario Palmaro
Assistente di filosofia del Diritto all’Università degli Studi di Padova, sede di Treviso – Docente presso la Facoltà di Bioetica dell’Università Pontificia “Regina Apostolorum” – Giornalista
Seconda sessione
Presiede, Adriano Moraglio, Redattore “Il Sole 24 Ore NordOvest”
Relazione: “Eutanasia prenatale: effetto terminale”, Giuseppe Noia
Professore Associato dell’età prenatale presso Istituto di Ostetricia e Ginecologia dell’Università Cattolica di Roma
Testimonianze – Dario Mongiano
Dibattito
Relazione: “Aspetti medici dell’eutanasia – Dignità e valore di una vita che finisce”, Corrado Manni
Prof. Emerito di anestesiologia e rianimazione all’Università Cattolica di Roma
Testimonianze
Dibattito
Intermezzo musicale: “Per te, mamma” – “Eutanasia” – “Mamma Teresa” Marcello Marrocchi – Cantautore
DOMENICA 26 OTTOBRE 2003
Terza sessione
Presiede: Marina Corradi, Inviata di Avvenire
Relazione: “Il significato della sofferenza”, Giovanni Zaninetta
Direttore medico dell’hospice “Domus salutis” delle Ancelle della Carità di Brescia
Testimonianze – Franco Henriquet
Dibattito
Relazione: “La parola della Chiesa”, Inigo Ortega
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