In occasione del 60° anniversario della “Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”

CONVEGNO GIURIDICO SCIENTIFICO

Sabato 25 0ttobre 2008 – Sala Congressi del Cottolengo – Via Cottolengo 14, Torino

Presentazione del Convegno:
Era il 10 dicembre 1948, quando l’Assemblea Generale dell’ONU stilava la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Sono trascorsi sessant’anni e se ne sono viste di tutti i colori. Ma la prima osservazione che ci viene è proprio sul 1° articolo del testo:

Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.

Ora, a parte le tante smentite venute da ogni parte, già partire dalla nascita significa dimenticare nove preziosissimi mesi della vita di ogni essere umano. A meno che non si voglia accettare l’affermazione di S. Agostino che recita:

prima si nasce nelle viscere, perché si possa nascere dalle viscere” (Enarrationes in Psalmos 57,5).

È chiaro che ogni uomo è tale perché concepito e se non lo si rispetta quando è più debole ed indifeso, prevarrà sempre la forza contro la debolezza.
Ci piace qui citare un brano dell’enciclica di Giovanni Paolo II ‘Evangelium Vitae’:

Dall’altro lato, a queste nobili proclamazioni si contrappone purtroppo, nei fatti, una loro tragica negazione. Questa è ancora più sconcertante, anzi più scandalosa, proprio perché si realizza in una società che fa dell’affermazione e della tutela dei diritti umani il suo obiettivo principale e insieme il suo vanto. Come mettere d’accordo queste ripetute affermazioni di principio con il continuo moltiplicarsi e la diffusa legittimazione degli attentati alla vita umana? Come conciliare queste dichiarazioni col rifiuto del più debole, del più bisognoso, dell’anziano, dell’appena concepito? Questi attentati vanno in direzione esattamente contraria al rispetto della vita e rappresentano una minaccia frontale a tutta la cultura dei diritti dell’uomo. È una minaccia capace, al limite, di mettere a repentaglio lo stesso significato della convivenza democratica: da società di «con-viventi», le nostre città rischiano di diventare società di esclusi, di emarginati, di rimossi e soppressi.” (EV 18)

Queste parole non sono valide solo per i cristiani, ma ogni uomo che ha a cuore l’esistenza stessa dell’essere umano deve preoccuparsi di modellare un mondo nel quale i diritti possano essere veramente universali, a partire dai più deboli. Questo è il senso del convegno che Federvita Piemonte qui promuove.

Ore 9: APERTURA DEL CONVEGNO
Presentazione dei lavori: Giuseppe Garrone, Presidente Federvita Piemonte

I SESSIONE
Presidente Silvia Scaranari Introvigne, Preside del Liceo Scientifico Francesco Faa’ di Bruno di Torino

Ore 9.30 – Relazione: I DIRITTI NATURALI NELLA DICHIARAZIONE: CONTESTO STORICO GIURIDICO
Mauro Ronco, Professore di Diritto Penale nell’Università di Padova e dirigente di Alleanza Cattolica

Ore 10.30 – Relazione: LE POLITICHE DEGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E LA DICHIARAZIONE
Riccardo Cascioli, Presidente Cespas – Centro Europeo Studi su Popolazione, Ambiente e Sviluppo

Ore 11.45 – Relazione: IL DIRITTO ALLA VITA OGGI, IN ITALIA
Francesco Agnoli, Docente di filosofia, giornalista e scrittore

II SESSIONE
Presidente Marisa Orecchia, Vice presidente di Federvita Piemonte e Comitato Verità e Vita

Ore 14.45 – Relazione: LIBERTÀ E FAMIGLIA – LA FAMIGLIA E FORME ALTERNATIVE
Francesco Belletti, Sociologo e Direttore del CISF – Centro Internazionale Studi Famiglia

Ore 15.45- Relazione: L’OBIEZIONE DI COSCIENZA: IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ
Piero Uroda, Presidente UCFI – Unione Cattolica, Farmacisti Italiani

Ore 17.00 – Relazione: IL SERVO DI DIO GIOVANNI PAOLO II: IL GRANDE DIFENSORE DEI DIRITTI DELL’UOMO
È stato invitato Stanislaw Grygiel Ordinario di antropologia filosofica c/o l’Istituto Giovanni Paolo II

Conclusioni del Presidente