Le due proposte che illustrerò ora sono riservate ai credenti.
Il primo fondamentale principio da tenere sempre presente è del Padre Creatore, anzi dell’Abba = Papà. Dunque chi dona la vita, attraverso l’amore dei coniugi, è Lui: Colui che per amore all’uomo ha inviato Suo figlio a morire per noi!
Era il mese di luglio del 2005. Mi giunse una telefonata da due sposi di Roma. Da parecchi anni cercavano di avere un figlio e non arrivava. Per di più i medici, dopo una serie di esami esasperanti, li invitavano alla fecondazione extracorporea. Chiesi loro se fossero credenti e, di fronte ad una risposta molto convinta, dissi: ‘Lo sapete, vero, che la vita la dona Dio Creatore? Forse fino ad ora avete avuto fiducia più nei medici che in Lui. Gesù ci invita ad avere fiducia in quel Padre che provvede ai gigli del campo. Volete che non si preoccupi di voi? Il vostro desiderio di un figlio è molto buono agli occhi di Dio; ma forse Lui vuole rendere più prezioso tale dono, perché più atteso. Però l’attesa non dev’essere esasperata, ma fiduciosa. Lui sa qual è il momento più opportuno: il se ed il quando. Dobbiamo affidarci a Lui, che ha donato figli a donne sterili e vecchie.

Quando pregate per chiedere un figlio, pregate come Gesù nell’Orto degli Ulivi:

…ma non la mia volontà sia fatta, ma la Tua”.

La Sua è sempre una volontà d’amore!

Il Suo progetto è spesso diverso dal nostro, ma Lui sa qual è il nostro bene’.

Alla fine di agosto dello stesso anno ricevetti un messaggio sul cellulare: ‘E’ bastato un nostro piccolo sì, per avere un grande dono: sono incinta!’
Ho voluto raccontare questo piccolo caso, ma garantisco che non è certo l’unico di risposta di vita all’abbandono alla volontà del Signore. Questa è certamente la prima via da seguire. Ma ce ne sono anche altre: alcuni santuari sono da secoli ‘specializzati’ in questo campo.

Voglio parlarvi brevemente di un santuario della Madonna detto ‘Madonna dei fiori’.
Nel 1336 il 29 dicembre una signora di nome Egidia Mathis incinta all’ottavo mese, in una giornata freddissima, era in campagna, appena fuori della città di Bra in provincia di Cuneo, a raccogliere legna da ardere. Improvvisamente due loschi figuri tentarono di afferrarla, con intenzioni facilmente immaginabili. La donna, col suo pancione, corse a perdifiato verso una piccola edicola della Madonna, a breve distanza. I due la raggiunsero proprio nel momento in cui la donna si gettò in ginocchio: dall’immagine uscì un raggio di luce che terrorizzò i due individui i quali, spaventati, fuggirono. La donna, però, a causa della corsa, partorì. Da sola, nel gelo…ma forse non era così sola! Fatto sta che il bambino nacque benissimo e senza problemi (probabilmente la Madonna ha fatto da ostetrica e pare addirittura che abbia fornito pannolini per il bambino). La donna rientrò in città col bambino avvolto nel grembiule e raccontò questa storia veramente straordinaria: la gente avrà pensato che durante il parto avesse avuto delle allucinazioni. Ma la Madonna era gelosa di questo particolare intervento: da quasi sette secoli ogni anno, durante tutto il mese di dicembre, in quel luogo fioriscono dei comunissimi pruni. E’ emozionante vedere questi timidi fiorellini bianchi nel gelo o sotto la neve.

Parecchi anni fa una giovane signora mi chiese aiuto: sposata da tre anni non riusciva a restare incinta. Ma parlando un pochino mi confessò che a diciotto anni aveva abortito volontariamente (molte donne dopo un aborto non riescono più ad avere figli). I medici non le davano speranze. La invitai col marito ad un pellegrinaggio alla Madonna dei fiori: ora di figli ne ha due, un maschio ed una femmina. Avevo visto che intorno a quella statua ci sono sempre parecchi fiocchi rosa ed azzurri ed ora ne comprendevo la motivazione. Così a molte altre coppie ho suggerito il pellegrinaggio ed i risultati sono davvero sorprendenti: spesso non uno, ma due figli. Maria non si fa vincere in generosità. La preghiera funziona ovunque, ma la Madonna sceglie dei luoghi nei quali c’è una particolare presenza: alla Madonna dei fiori c’è la specializzazione nel donare figli.

Se abbiamo fede non ci stupiamo che il Signore, per intercessione di Maria, sia ancora in grado di compiere miracoli: davvero il Suo braccio non si è accorciato.