Il Vangelo è il Vangelo della Vita (EV 29)- Angelo Bellon O.P.

Dobbiamo essere grati a Giovanni Paolo II dell’espressione “Vangelo della vita”, che rimanda alla buona novella portata da Gesù sulla vita umana.
Quest’espressione egli l’aveva usata anche in altri casi. Nella sua prima enciclica di carattere sociale, la Laborem exercens del 1981 (nel 90° della Rerum Novarum), aveva svolto una riflessione sul Vangelo del lavoro.
Il titolo di questa relazione potrebbe sembrare un pò forzato e come stiracchiato per giustificare con una copertura biblica il tema del convegno.
Ma ogni dubbio svanisce se si pensa alle parole pronunciate da Gesù: “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10), parole che focalizzano l’obiettivo dell’incarnazione.
È vero che Cristo non allude qui semplicemente alla vita corporale, la quale continua anche dopo la sua risurrezione ad avere una parabola ascendente e una parabola discendente che si chiude con la morte.
Egli parla della vita eterna.

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