Eutanasia prenatale: effetto terminale – Giuseppe Noia
Con l’introduzione dell’ecografia ostetrica si è aperta una finestra sul mondo fetale, mostrandoci numerosi aspetti della vita prenatale prima inimmaginabili. Ciò ha permesso l’evoluzione della scienza ostetrica e attualmente con le terapie fetali è oggi possibile curare numerose patologie prenatali. D’altro canto, tutto ciò che ha permesso di monitorare il benessere fetale, ha consentito altresì di attuare procedure che non tendevano a migliorare le condizioni di salute del feto, ma piuttosto ad eliminarlo fisicamente (Garver et al 1992)
Oggi si assiste a numerosi interventi medici che tendono in qualche modo a diffondere ciò che giustamente viene definita “eutanasia prenatale”. (Giovanni Paolo II 1995)
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